uno studio che si basa sul presupposto numero di link = affidabilità non può che essere definito una stupidaggine.Per certi versi questo dibattito mi ricorda quello sull'Auditel, strumento quantitativo nato per assegnare un prezzo alla pubblicità televisiva, non per valutare il gradimento dello spettatore. Certamente linkare un sito, accedervi richiede un livello di interattività superiore a quello di addormentarsi davanti alla tv (vedi i telemorenti à la Gianni Boncompagni).
Nei link del mio blog c'è Grillo, anche se non sempre lo ritengo affidabile. Lo leggo e lo consiglio più per l'aspetto "power to the keyboards" che sottolinea Mauro Lupi. E' più un problema di strategia di relazione, come dico io.
Ecco allora che ammiro la decisione di chiudere il proprio blog (popolarissimo) da parte di Daniele Luttazzi. Lui parla di "forma blog che tende a creare un fenomeno massa più leader"; di canale quindi, non di strategia di relazione accentratrice che soggiaceva al suo blog.
Ha però lasciato in funzione podcast e chat.
Il tema è interessante. Aspetto molti commenti.
6 commenti:
Daniele Luttazzi ha chiuso il suo Blog. Dove sta la notizia?
Ci sta, ci sta. Il nostro ha spacciato quella decisione per una presa di coscienza "democratica", ha ricevuto un'ottima copertura da parte della stampa e ha scatenato un bel chiacchiericcio tra i blog italiani.
E fra un po' parte il suo spettacolino teatrale, che lo porterà in tutta Italia con parecchia pubblicità gratuita fatta da chi, in buona fede, discuteva di blog e democrazia. Certi trucchetti deve averli imparati quando lavorava
a Mediaset
Il tempismo è quello da uomo di spettacolo che sa il fatto suo. E in effetti la "presa di coscienza" poteva prevedere una ristrutturazione del blog non la chiusura (che fa notizia). Purtroppo, al momento, queste non possono che essere supposizioni. Fatto sta che ormai questa carta se l'è giocata, e una marcia indietro (leggi riaperura del blog) dopo il tour sarebbe troppo trasformistica per uno che ha bollato "i blog" come un fenomeno massa+leader
Non so, per me chi fa satira è inevitabilmente un po'populista. Non è un problema, fa parte del gioco. Ma poi alcuni finiscono per autoincensarsi, diventano megalomani e ponitficano su cosa è giusto o sbagliato per l'umanità tutta.
A Luttazzi il merito di aver chiuso in tempo la faccenda, anche se certe derive demagogiche sono legate al suo comportamento da Masaniello contemporaneo.
Per non parlare di Grillo e delle cose che si leggono sul blog (scritti suoi e commenti)... parafrasando Beha, Berlusconi è quello che sarebbe diventato Grillo se avesse fatto il politico.
Parlare troppo di Web e democrazia non ha senso. Se apri un blog per esprimere commenti personali sul mondo o parlare di fatti poco conosciuti va bene, ma se crei una tribuna della plebe, che cosa ti aspetti?
Tutto qui.
Ottima analisi. Ma parlare di web e democrazia ci piace
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
good start
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