21 febbraio 2006

Secondo lui

Mi sono appena imbattuto, e con somma irritazione, in quello scempio di programma che è Secondo voi di Paolo Del Debbio su Italia 1. Prima credo andasse in onda ad ore indecenti, ora fa da traino a Studio Aperto (ore 12.25), il tg della stessa rete.
Ebbene, si tratta del più abominevole esempio di come in tv si possa fare giornalismo-spazzatura
(no, scusate, non è giornalismo, è becera propaganda populista della peggior specie). E' il concentrato delle cose che i mandano in bestia.
_Titolo del programma: Secondo voi. Della serie vox populi vox dei. Maddechè. Il Paolo "opinionista" fa il suo cappello iniziale e così stabilisce già la "cornice" della discussione. Secondo lui.
_Parte la carrellata di interviste di cui non ci è dato ascoltare nemmeno la domanda. Gente qualunque (??) fermata per strada, nel 90% dei casi dal nordico accento. Opinioni rappresentative quanto le chiacchiere da bar/parrucchiera. (Alla gente piacciono, il programma ha successo. Ok, ma allora non giocare al giornalista e fai vedere culi e calciatori).
_Torniamo in studio dal Paolo "opinionista". Altra parola che dovrebbe far suonare qualche campanello d'allarme. Che diavolo vuol dire? Anche io sono opinionista, e pure voi. E perchè non siamo lì? Diciamolo che il Paolo "opinionista" è editorialista del ”Giornale” e di “TG.COM”. Insegna pure Etica Sociale e della Comunicazione all’Università IULM di Milano. Mio Dio etica, insegna etica. Non c'è limite al peggio.
_Torniamo quindi in studio per "l'impacchettamento" finale delle opinioni della gente (per altro già ammaestrate). "Con linguaggio semplice e diretto" (vedi scheda programma) il Secondo voi (che già mi dava l'orticaria) diventa il Secondo Paolo "l'opinionista".
Signori e signore ecco l'infernale circuito televisione-sondaggi-televisione che tanti danni può arrecare (ha arrecato) alla nostra democrazia. Questa è una delle persone per cui anch'io istituirei il "monumento a sua vergogna, disprezzo e infamia" (vedi il condivisibilissimo articolo sullo scontro di culture di Guido Rampoldi, ottima e breve lettura).

N.B. non crediate che mi sono fatto prendere la mano quindi vale la storiella: ok, tu la pensi così, lui cosà, facciamo l'amore non facciamo la guerra... no! Non fatemi incazz. Questa è un'analisi che ho cercato (faticosamente) di mantenere ancorata "al testo". Ci sono riuscito?
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

meno male ke a quell'ora sn al lavoro!
;)

'soon homie!

Zurbaran ha detto...

Anch'io

Anonimo ha detto...

p.s. evviva il nordico accento.
;)

'soon homie!