Per la prima volta in vita mia mi sono scagliato contro una delle recinsioni del campo di gioco all'interno del palazzetto dello sport di Pistoia.
Seguo il basket cittadino da anni, sono un tifoso appassionato e non sopporto il tifo violento. Stasera però, per pochi secondi, ho provato una rabbia incontenibile.
Fine partita, le squadre appena uscite dal campo. La coppia arbitrale entra nel tunnel che conduce agli spogliatoi. La gente batte con le mani sulla copertura del tunnel per far capire quanto S C A N D A L O S A fosse stata la prestazione degli arbitri (con più o meno violenza è una scena che si ripete da sempre e che rientra nel folklore). Un deficiente di questurino che avrà avuto si e no 20 anni si arrampica sul tunnel manganello in mano (impugnandolo dalla parte sbagliata). Inizia a rotearlo (sembrava Sandokan a cavallo di una tigre della Malesia) e per un soffio non colpisce una giovane e "pericolosissima" donna a 2 metri da me. Il frustrato sembrava un agitapopolo sulle barricate, finchè qualcuno dei suoi colleghi non ha pensato bene di tirarlo giù. Che in caso contrario, dopo lo sbigottimento iniziale, ci avrebbe pensato la gente tutt'intorno.
Mi rivolgo a uno degli altri questurini: "vi rendete conto di che cosa stava per succedere e di che figura avete fatto?". "Hai ragione, è un ragazzino...". Ci pensa altri due secondi: "e comunque è una cosa che dobbiamo risolvere internamente...".
P.S. a metà partita la curva Pistoia ha esposto lo striscione "Caso Aldrovandi: fuori la verità". Vi avrei fatto vedere la faccia degli sbirri.
polizia, aldovrandi, pistoia, carabinieri, basket
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