05 aprile 2007

La marcescenza di oggi e di ieri

L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.

Pier Paolo Pasolini, 1962

4 commenti:

Anonimo ha detto...

scusami homie, io sono purtroppo d'accordissimo sulla marcescenza, ma spiegami cosa c'entra il fascio. con questo non voglio dire che la responsabilità della marcescenza sia di destra o di sinistra, anche perché ormai le ideologie sono (erano?) una cosa e i partiti un'altra ben diversa.

come è già successo per altre citazioni famose dal passato, anche questa sembra più che mai attuale. ciò secondo me evidenzia almeno due cose: a) l'acume di chi afferra i concetti a suo tempo e b) la storia si ripete inesorabile, ma non sarà mai tanto inesorabile quanto è inesorabile l'ignoranza dell'uomo che non se ne accorge.

buona Pasqua ragazzi

Zurbaran ha detto...

Fascismo come ventennio buio della nostra storia. Perchè quello c'è toccato.
Per ulteriori chiarimenti fai uno squillo a Pasolini.

Anonimo ha detto...

Ciao,
ho deciso, con questo commento di debuttare sul tuo blog .... boh, non è che voglia dire cose pazzesche però penso riguardo al pensiero di Pasolini ... che l'Italia sarà sempre fascista!

Cioè se ci pensi l'evoluzione nella tecnica e nella produzione (i valori mito dalla rivoluzione industriale in poi) non è stata accompagnata da una crescita o evoluzione in termini di etica.

L'uomo è più o meno quello che era per lo meno nel 1848 (per non dire ai tempi dei greci e dei romani) e quindi egoista, stupido e tutto il resto...

Finchè penseremo essenzialmente che l' "Italia è una repubblica fondata sul lavoro" e non "una repubblica fondata sulle persone e sul rispetto dell'ambiente" credo si farà poca strada.

Fascismo, Comunismo o Capitalismo che sia.

Ciao e buona Pasqua!

Zurbaran ha detto...

eilà, rieccomi.

stavo pensando che quello che dici potrebbe essere anche esteso alla globalizzazione del profitto e non dei diritti (e dei doveri).
Fattosta che qui il discorso si fa molto più complicato. Stiamo parlando di "storia" e pure della "natura" dell'uomo!
In quella citazione di Pasolini io più che altro ci vedo il "fascismo silenzioso" della cultura consumistico-televisiva. L'unica che oggi "educa".