15 marzo 2006

Noia e numeri

(Nel mezzo agli sbadigli) Berlusconi ha parlato troppo di numeri (veri o falsi non si sa). Non è il suo mestiere. Lì sta l'errore. (Strano per un uomo ed uno staff che hanno mangiato pane e televisione generalista).
Un po' come nella campagna elettorale per le regionali. Con i manifesti 6x3 in cui alla gente incazzata si presentavano mirabolanti imprese "certificate" da mirabolanti numeri... Furono ritirati in fretta e furia...

P.S. il giochino dei "duelli" è simpatico, ma le elezioni si vincono sicuramente altrove.
P.P.S. non metto foto. Per dare l'idea della noia!

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

ditemi ke senso ha. uno (e uso "uno" in generale, non riferito a uno dei due) dice una cosa, l'altro il contrario. uno propone una cosa, l'altro ne dice peste e corna. snocciolano gli stessi numeri ma le interpretazioni sono opposte. è impossibile! come si fa a credere? a fidarsi? le belle statuine... d'oro, d'argento e di fondotinta.

Anonimo ha detto...

allora?! commento solo io?

'later homies

Anonimo ha detto...

Non so cosa ribattere. In effetti hai ragione. non è un gran bello spettacolo. Io penso che ciò sia dovuto al fatto che in tempi di campagna elettorale la comunicazione politica serva solo per mobilitare gli elettori che già sono schierati e che quindi non devono essere convinti. Mostrare e contraddire ogni cosa che dice l' avversario serve solo per rafforzare l' idea nal proprio elettorato che ogni cosa può essere vista da almeno due punti di vista contrapposti, e che quello dell' avversario è quello sbagliato o falso.

lasciamo perdere il fatto che poi è difficile, e non proficuo in un' ottica di marketing elettorale, tacere e non controbattere con uno come Berlusconi che attacca solamente la parte avversaria senza parlare dei suoi programmi.
ciao
digadiga

Zurbaran ha detto...

Altre due considerazioni:
_il format è palloso ma in fondo lo preferisco al parlarsi sopra dei soliti teatrini televisivi. E questo è dato dal fatto che da noi le interviste si fanno "in ginocchio". Ed il bullo di turno fa quel che gli pare. Aggiungo che magari se i girnalisti in studio avessero la possibilità di incalzare l'ospite che invece di rispondere cazzeggia sarebbe stato meglio.
_finalmente Prodi ha acquistato la visibilità, la legittimazione che si conviene ad un candidato premier. Finora era rimasto fuori dai grandi giri televisivi 8anche in favore di altri esponenti del centrosinistra).

Anonimo ha detto...

ah eccovi finally :)

1) premesso ke nn ho preferenze né x uno né x l'altro, direi ke attaccare senza chiarire i propri programmi nn è una prerogativa solo del portatore nano di interessi (come lo chiamava Beppe Grillo, ora lo chiama elefantino -mi pare- ma nn mi piace!) ma bensì di quasi tutti i nostri pseudorappresentanti. oh sia kiaro, se voi vi sentite rappresentati allora meglio così! io no.

2) è vero! magari ci fosse una trasmissione con giornalisti che colloquiano tranquillamente con politici come fossero vecchi amici che si scambiano idee su come andare avanti. i nostri politici accetterebbero di partecipare? magari al tavolino di un bar. (è un concept-format x un programma giornalistico, ki ha orecchie x intendere intenda, vero Zurbaran? ;) parliamone!

3) già, era ora ke prodi comparisse. secondo me cmq tardi, ma finalmente i riflettori. chissà se era una strategia.

5) ieri sera ho visto a tratti maroni-bertinotti. mi stanno più simpatici di prodi-berlusconi. più calmi, meno polemici e svicolanti (gente siamo onesti prodi ha fatto delle svicolate clamorose!). ho capito meglio i rispettivi modi di pensare, ad esempio circa la famiglia. e poi si sono reciprocamente dichiarati più volte rispetto se non amicizia nonostante la distanza sui banchi del parlamento.

4) hei Zurbaran, sorry ma gli underscore come punti elenco nn mi fanno impazzire ;)