La lettura (
D'Avanzo,
Bocca) per cui a Napoli tutto si basa sulla sopraffazione dell'altro mi sconvolge.
Per questi disgraziati figli della Napoli conquistata dal lazzarismo - più che una condizione economica, un atteggiamento psicologico, uno spirito morale - c'è soltanto (come per i camorristi) l'affermazione di sé.
Napoli ha due cose che a gran parte delle città italiane sono sconosciute: la plebe e la metropoli antica come Alessandria, come Calcutta come Bombay dove un numero sterminato di persone sopravvivono prima di vivere, dove ogni giorno folle enormi si mettono in moto cercando la sopravvivenza senza sapere bene dove trovarla.A Milano a Torino persino a Palermo ci sono dei poveri ma a Napoli c'è la plebe che è la naturale alleata della delinquenza anarcoide.
Napoli è il luogo in cui dovendo ognuno pagare i favori concessi dagli altri, dovendo bussare a tante porte, ricorrere a tante protezioni, tutti fanno una vita grama, carica di ansiaora
A Napoli la Camorra viene chiamata "il sistema"
Tutti sanno perché i rifiuti seppelliscono la città: la Camorra impedisce di raccoglierli, sabota gli impianti, fa scioperare i netturbini, corrompe i funzionari dei controlli.
La Camorra ti avvelena la terra e l'aria e se non basta ti uccide, ma è sempre più numeroso il popolo che la imita, la serve e ci racconta le sue leggende metropolitane.
3 commenti:
Beh, se fosse vero che "la plebe" e' la naturale alleata della delinquenza, sembrerebbe normale pensare che il modo di fermare la delinquenza sarebbe di eliminare la poverta'. Quindi questi distinti signori sono anche propositori di programmi di pieno impiego?
il piano amato prevde l'invio di uomini e mezzi. Oltre che di programmi educativi alla legalità per i giovani. Nessun acccenno esplicito al problema occupazione.
Tre considerazioni in libertà:
_chi avrebbe potuto promettere qualcosa in tema?
_più legalità signifca più occupazione?
Tenendo conto che la cornice interpretativa del problema era già stata definita dai media e dalla destra: è un problema di sicurezza (e la sinistra, come sempre, costretta a rincorrere "sul terreno degli altri");
_la "soluzione" ora proposta dal governo è forse più "mediatica" (il che già sarebbe un passo avanti per una sinistra che comunica poco e male) che di lungo periodo?
Upgrade:
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/cronaca/esercito-napoli1/amato/amato.html
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